...ora tocca alla "famiglia P". Ecco. Iniziamo subito col dire che non si tratta di una vera famiglia, cioè, in termini terra terra: casa, terreni & co. non vengono ereditati, ma qualcuno si riunisce e vota a chi darli. Insomma, come una grande azienda, in cui, alla morte del boss, i maggiori azionisti si riuniscono e votano a chi toccherà mandarla avanti. Ecco. Solo che, nel nostro caso, non è una vera e propria azienda, cioè, non si produce nulla, se non qualche fuocherello ogni tanto.
Lo so, non è nemmeno una famiglia, ma tutti hanno qualcosa in comune, qualcosa che dovrebbe essere grande, ma in realtà molto spesso è piccolapiccola. Mh... ma se la chiamo famiglia va a finire che non capite... intanto che penso esplico.
La mia storia parte con
Alessandro, un uomo, tanti perchè. Un uomo, senza scrupoli. E voi direte, ma ce ne sono tanti! Si, certo però, lui doveva essere un uomo diverso, se non altro perchè lui sarebbe dovuto essere un modello per i suoi seguaci. Per dirne una, un tale
Girolamo, che più che un prete era un pirla, ha deciso di maledirlo, insomma di scherzare col fuoco... e ovviamente, si è bruciato.
Va beh, dicevamo
Alessandro ha pure un figlio,
Cesare (anche conosciuto come
Valentino). Con domini qua e là, diciamo in Italia, nelle Marche e in Romagna. Cioè, per la nostra storia non è nemmeno tanto importante, però è diventato famoso grazie ad un uomo, uno scrittore,
Niccolò.
Dopo Alessandro, si elegge
Giulio. Esponente di una famiglia molto molto stimata. Un uomo abile, anche in politica. Alla sua morte, chi abbiamo!?
Leone. Lui sì che fa parte di una famiglia importante, la famiglia M. della quale, però, vi risparmierò le gesta (se non altro, perchè, allora dovrei parlarvi anche della famiglia S., di un'altra famiglia A...) dicendovi solo che i terreni della famiglia si trovano a Firenze e nei dintorni.
Dopo Leone, vediamo...
Clemente, che è pure imparentato con Leone, uno dei suoi cugini. Uno che continua a rimandare decisioni importanti...
E poi
Paolo, membro di una ricca famiglia F., per darvi un'idea, suo figlio diventa pure possessore di territori a Parma e Piacenza
/sì, proprio qui... certo che chi se l'è inventata, 'sta storia, l'ha fatto proprio bene. Si è documentato... ha scoperto che a Piacenza, in effetti, c'è un palazzo F.../ , ma qui, poi ci si tornerà.
Dopo Paolo, un nuovo
Giulio e dopo Giulio un nuovo
Paolo. Che fantasia. E poi!? Poi
Pio...
Ma il resto è un'altra storia. Potrei dire che il
Martino di cui si parlava nei commenti sconvolgerà un po' tutti i boss dell'azienda... fondandone una che piano piano diventerà sempre più importante.
Tata / ah, sì, è deciso, rischiando di far la fine di Girolamo (& tanti altri) la chiamo azienda P.