venerdì 28 novembre 2008

Tour de force

Stamattina sveglia alle 5, con il papà che borbotta "Cri, sbrigati che nevica". Alle 5:40 eravamo a pulire i vetri della macchina. Destinazione Fidenza, dove lui lavora e da dove io dovevo prendere un treno per Bologna.

I camionisti sono dei cretini. Non tutti magari, ma molti sì. Soprattutto quelli che sorpassano ai 100 su un ponte con i limiti degli 80, sotto la neve e con dietro appiccicati due cerchietti, uno 70 e uno 80. Che forse dovrebbero spiegargli che non sono solo di bellezza. O quelli che si immettono senza guardare, o quelli che corrono e vanno in testacoda in mezzo alla statale.

Poi gli spalaneve/spargisale ci mettono del loro. Perchè hanno iniziato a lavorare alle 5:40, quando era qualche ora che nevicava. Sarà brutto doversi svegliare nel cuore della notte, ma il loro lavoro è quello.

Tutto era coperto di neve. Guardavo dal finestrino del treno e non mi sembrava possibile. Ieri il sole e oggi centimetri vari di neve. Le stazioni ormai non si distinguevano più, mi sembrava di rivedere sempre lo stesso paesaggio. Bianco. Poi mi ha colpito qualcosa, in una stazione. Ci ho messo un attimo a realizzare che a CastelFranco la neve non l'avevano proprio vista. Così come a Bologna, dove mi ha accolto il diluvio. Di pioggia, però.

Sono arrivata alle 9. Alle 9:15 ero in segreteria. Alle 10:00 ero di nuovo in stazione. Il solo treno in orario era quello per Piacenza e lì ho capito che ci doveva essere qualcosa sotto. Arrivata a Piacenza, alle 12:00, ho capito cosa. I treni per Milano erano tutti in ritardo. Da un minimo di 40 minuti ad un massimo di 2 ore. E quelli per il Piemonte direttamente soppressi. E direte : tu abiti in Emilia. Così si dice per convenzione, perchè abitare sui confini è incredibile. E i miei treni sono tutti diretti in Piemonte.

Alle 13:00 ho preso il pullman. Le strade erano disastrate, soprattutto a Castello. Perfino la via Emilia era impraticabile. Per fare 23 km ci abbiam messo un'ora. Tonda tonda. Sono corsa a casa, ho mangiato di corsa, poi mi sono infilata guanti, cappello, giaccone da neve e moon boot. E sono andata a "lavoro" in oratorio.

Ho anche fatto a palle di neve con i bambini, mi sono rotolata, sono scivolata e poi sono tornata a casa. Ho spalato la neve sulla salita per un'oretta. Adesso ho capito perchè ci sono sempre e solo uomini a spalare. Quando sono rientrata in casa non sentivo più le braccia. Mi tremava tutto.

E adesso son stanca morta.

lunedì 24 novembre 2008

Postumi

E' tutta la mattina che canto. Causa : cantalonga.

E lo sappiamo tutti che questo è tutta colpa della mailing list.

Sì, i blog raduni portano lentamente alla follia.

Se non mi credete : Blogbusters, ... (appena scrivono, se scrivono)

martedì 18 novembre 2008

"E' sempre meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio"

Le pessime giornate iniziano quando ti accorgi che il mondo intorno a te cambia, in peggio, e non puoi reagire.
La gente non è cattiva, è meschina. Nel profondo, tanto da far proprio paura. E schifo soprattutto.

Quando andavo a scuola, alle medie e alle superiori, il bulletto c'era. C'è sempre stato. Un parte di me ha sempre pensato che fosse quasi normale, perchè quando si cresce inizia a venire fuori il carattere. Giusto o sbagliato che sia. Così c'era il bambino che tagliava una ciocca di capelli ad un altro. C'era quello che faceva lo sgambetto e che tirava giù i pantaloni ad un altro durante l'ora di ginnastica. Lo sfigato di turno, ammettiamolo, c'è sempre stato.

I limiti, però, non si oltrepassavano. Quasi mai. E quello che lo faceva era preso dal preside, spedito a casa, sospeso per giorni e, probabilmente punito dai genitori.
Io stessa alle elementari tornavo a casa con le lacrime agli occhi, perchè "il maestro mi ha dato una bacchettata sulle mani". La risposta di mia mamma era sempre la stessa, "te lo sarai meritato". I ceffoni dal papà li ho presi e, ancora oggi, che di anni ne ho 22 davanti a lui non posso nemmeno provare a pensarla una parolaccia. Ogni volta un ceffone.

Sono cresciuta così. Rispettando tutti. Compagni compresi. (salvo qualche presa in giro, ma sono umana e scherzato ho scherzato anch'io)

Oggi mia sorella è arrivata a casa, come sempre, ma sempre sconvolta. E' qualche settimana che le compagne di classe, le "amiche", hanno deciso che lei era quella da prendere di mira. L'anno scorso era un'altra quella presa di mira, quest'anno è toccato a lei. Da quando? Dopo il compleanno di una di queste, a cui mia sorella aveva pure fatto il regalo.
Bene, loro, le amiche, hanno iniziato a dire che mia sorella aveva detto chissà cosa, sparlato di chissà chi. Io sono grande, tutto questo è normale. Succede sempre, è sempre successo e sempre succederà. C'è da essere superiori e fretarsene. O meglio, vendicarsi con l'arma peggiore, l'indifferenza.
Poi l'hanno esclusa. E questo era previsto e prevedibile. Lei, però, ci rimane. Perchè da fuori è tutto facile, ma quelle erano le sue amiche. Quelle per cui ha fatto i salti mortali. Per cui è andata a cercare i regali di Natale, spendendo troppo, per i miei gusti. Quelle con cui condivideva tutto. Forse troppo.
E' passato tutto, fino ad oggi. Perchè il limite non si deve oltrepassare. Soprattutto quando sei grande, perchè di anni ne hai 17/18 e tutto quello che dici e che fai hai una conseguenza.
Le minacce non le tollero e non si devono tollerare. Mai.

Oggi le hanno gentilmente scritto dei bigliettini, ieri dei messaggi. Ribadivano che è falsa, bugiarda e tutto il resto. Può essere. Ma "se lo dici a qualcuno te la faccio pagare", "ti vengo a prendere a casa", questo no. Non perchè è mia sorella, è perchè io non vorrei mai sentir dire "sei fortunata che non siamo a Napoli, se no vedevi cosa ti succedeva". No. Questo è il limite oltrepassato.
Io già di mio i prepotenti, non li sopporto. Figuriamoci se se la prendono con mia sorella. Che ha mille difetti. Anzi, di più. Ma che non ha mai minacciato nessuno. E mai ucciso nessuno. Questo lo so per certo. E le minacce sono parzialmente comprensibili, nei casi più atroci.
Lei è remissiva, troppo per i miei gusti, e loro lo sanno. Io no. Io sono stronza. E da qualcuno l'avrò pur preso.

Le abbiamo denunciate alla scuola, il Casali, nella mia ridente cittadina.

E sono allibita. Non perchè è mia sorella, ma perchè non è così che ci si comporta. A scuola, come nella vita. E se non hanno capito nulla della vita, se non hanno rispetto degli altri, se parlano solo perchè hanno la lingua in bocca è perchè qualcuno gliel'ha insegnato.
O forse non gli ha insegnato abbastanza. E io sono fiera dei ceffoni che ho preso e che ha preso anche mia sorella.
Sono fiera di aver magari sbagliato e fatto i dispetti, ma i limiti li conosco e non li ho mai superato. Anch'io alzo la voce e a volte penso cose cattivissime, ma sono pensieri.

Una pessima giornata inizia quando ti accorgi che sono tanti quelli meschini. E purtroppo, oggi, troppi sono troppo piccoli. Dei bambini che con i paroloni pensano proprio di essere grandi e i genitori che, troppo spesso, stanno a guardare.

sabato 15 novembre 2008

Studiando

La cosa più bella della filosofia è che quando ti trovi a studiare il pensiero di un autore, generalmente, questo ti appare il più corretto possibile.
Poi, però, studi l'autore successivo. E ti sembra che all'autore precedente mancasse qualcosa. Quello che hai trovato lì, il nuovo pensiero ti appare il più corretto possibile.
Poi, però, studi l'autore successivo.

Questo l'avevo già sperimentato al liceo.
Ora l'ho riscoperto per colpa di Fukuyama, della fine della storia e dell'ultimo uomo.
E in 3 giorni ho studiato 170 pagine.

lunedì 10 novembre 2008

Giorni da ricordare\2

Il giorno della laurea c'è il fotografo ufficiale, che fa anche un filmino.
Alla fine ti piazza il bigliettino da visita in mano, così puoi chiamarlo per chiedergli le foto.

"Buongiorno, mi sono laureata la settimana scorsa, volevo sapere qualcosa delle foto."
"Dunque, paga tutto in contrassegno, quando riceve tutto..." uno che inizia a parlare di quando si deve pagare parte già male
"allora abbiamo un cd con le foto, che saranno una decina, che costa 50€."
10 foto. Saranno belle, ma di cosa sono fatte, d'oro? Manco stampate, mi manda il cd a casa.
"Poi il filmato, 60€."
15 minuti di filmato, al massimo.
"Infine possiamo mandarle un libro, rilegato, con le foto stampate. Costa 150€, ma le regaliamo sia il cd con le foto che il filmato."
Ora, per quanto possa essere bello quel libro, sono 10 le foto che deve stampare. Di ottima qualità, indubbiamente, ma 10. Se pago 150€, sei sicuro che le altre due cose me le regali? No, perchè a me sembra di pagartele tutte, anche di più forse.

Bene. E se poi sono venuta male? Soddisfatti o rimborsati?

PS: ecco a cosa serve la triennale : a far guadagnare ai rilegatori, ai fioristi e ai fotografi ufficiali.

sabato 8 novembre 2008

Idee

A parte che stamattina mi sono svegliata con una nuova folle idea per la testa. Dopo aver realizzato una scatola a forma di cuore per San Valentino, a Natale la nonna riceverà un bel centrotavola fatto con le mie dolci manine. Per la cronaca la mamma si è messa già le mani nei capelli.

Intanto girovagando online ho scoperto che mi manca una certificazione di inglese per fare il lavoro dei miei sogni. Quindi inizierò a studiare l'inglese decentemente per riuscire a fare la certificazione nel breve periodo.

Insomma, da lunedì si ricomincia (anche perchè a gennaio ci sono gli esami...)

venerdì 7 novembre 2008

Giorni da ricordare

Potrei raccontare ogni dettaglio.
Di quanto fossero tutti molto più agitati di me, che sembravo immune da qualsiasi cosa e ancora adesso non me ne capacito.
Di quanto sia impressionante riuscire a parlare come se lì intorno non ci fosse nessuno, nemmeno i professori.
Di quanto il vestito sembrasse fatto su misura, che un vestito che mi piacesse tanto e che mi stesse così bene non l'avevo mai trovato.
Di quanto mi abbiano sommerso di regali, che finiranno nell'album della laurea.

Potrei anche raccontarvi del profumo delle rose, che mi coccola questa mattina.
E degli occhi di chi era con me.
E dei pensieri di chi non c'era.

Mi limiterò a ringraziare tutti. Perchè la massima soddisfazione non è parlare di quello a cui lavorato per mesi e mesi. E' sapere che per chi ti sta vicino un po' sei importante. E' sapere che se lo sono ricordati, che nei loro pensieri ogni tanto ci sei, o forse più spesso di quanto immagini. E' svegliarsi la mattina ripensando a tutti quelli che c'erano, anche non fisicamente.
Sono contenta, per tutto questo, per i fiori, per i messaggi e per le telefonate. A me basta questo per star bene.

Grazie.

martedì 4 novembre 2008

Adesso vado

Domani a quest'ora sarò una dottoressa rilassata, comunque vada.

Prima però, diciamo dalle 9 e per un paio d'ore(*) pensatemi un pochino.

(*)l'ora precisa la saprò domani quando mi chiameranno per entrare nell'aula.

domenica 2 novembre 2008

Così per dire

Ho smanettato tutta la mattina col mio nuovo pc portatile. Regalo di laurea e di Natale anticipato.
Tanto era la sola cosa di cui potessi avere davvero bisogno.

E la mamma mi ha sorpreso, perchè ieri dovevamo solo andarlo a vedere, e quando mi ha detto "lo prendiamo subito" non ci credevo.

Ah, sì, il mouse è verde pisello.

Per dire.

giovedì 30 ottobre 2008

Ansia

E' che dovrò dire qualcosa, quando sarò là.
E parlo troppo in fretta.
E non vorrei che qualche prof mi facesse domande inutili.
E stupide.

E' che vorranno esserci tutti e io non vorrei nessuno.
E loro non hanno mai visto cosa combino quando mi trasformo.
E non sto un attimo ferma.
E gesticolo enormemente.

E' che devo ancora comprare le scarpe.
E sentire la parrucchiera.
E non so di che colore mettere i collant.
E non ho voglia di far nulla.

Ecco perchè abolirei la laurea alla triennale. Tutto 'sto stress per 10 minuti di gloria.

lunedì 20 ottobre 2008

Esperienze

Dopo aver fatto il Grest, mi sono lanciata in una nuova avventura lavorativa, sempre in oratorio: il doposcuola.

I bambini di elementari e medie vengono lì il pomeriggio e fanno i compiti, soprattutto perchè i genitori che lavorano non vogliono lasciarli in casa da soli. Io sono sulle medie, insieme a N., una mia ex compagna di classe delle elementari.

E' difficile, a livelli indescrivibili. Non è facile fare l'educatore, insegnargli a fare i compiti, ma non solo. Perchè la maggior parte dei bambini ha problemi e grandi. Di apprendimento, ma non solo. Sono i problemi che hanno al di fuori della scuola a lasciar senza parole.

Mi bastano poche ore con loro, tutti i giorni per arrivare a casa con mille pensieri. E continuare a domandarmi come posso aiutarli, dove sbaglio e cosa si può davvero fare per loro... e capire che insegnare è un mestiere difficile...

Un giorno spiegherò meglio, ma stasera sono proprio stanca.

mercoledì 15 ottobre 2008

E' che ce l'hanno tutti...

Io mi domando : perchè tutti quelli che incontro hanno Facebook e quando rispondo che io no, non ce l'ho, mi guardano come se fossi un'aliena?! Cosa sarà mai?!

Ho capito che va di moda, ma a tutto c'è un limite.

mercoledì 8 ottobre 2008

3 + 2

Dato che il 3 l'ho praticamente concluso e che al 2 mi sono prenotata, posso ribadire che è una riforma utile ad un solo scopo : allungare il tempo che si passa in università. Altre utilità : poche, forse solo quella di potersi dire laureato/dottore dopo 3 anni, anzichè 4, o 5. Tutto il resto è un disastro.

Dal piano di studi della mia facoltà del 1999-2000 risulta che, se fossi nata prima e avessi iniziato l'uni in quegli anni, mi sarei trovata a fare 20 esami in 4 anni. Negli ultimi 3 io ne ho fatti 25.
Direte : la difficoltà è diversa. Io rispondo : non sempre. Gli esami da 1500/2000 pagine li ho fatti anch'io, di esami in cui su 180 persone ne passano 20 li ho fatti. Senza considerare che aumentano gli esami, diminuiscono gli anni e gli appelli (intesi come giorni disponibili per fare gli esami) rimangono gli stessi. Mediamente la probabilità che esami capitino negli stessi giorni è perfettamente normale. Quest'anno ne ho fatti 3 in 4 giorni. Ma io faccio scienze politiche. Lui l'anno scorso ne ha fatti 4 in 5 giorni. E un giorno sarà ingegnere.

Senza contare l'inconveniente della tesi del 3° anno. Se nel vecchio ordinamento ci si disperava 12 mesi a fare la tesi, ma alla fine eri davvero laureato, oggi ne impieghi almeno 6. E sei un laureato a metà. Teoricamente ci si dovrebbe laureare verso settembre, insomma, alla fine del 3 anno in università, dato che l'anno accademico inizia in ottobre. Mediamente ci si laurea verso dicembre. Perchè intanto ci sono i 25 esami da dare. Poi sei laureato, ma quanti riescono a trovare un lavoro con una laurea triennale?Pochi. A meno che tu non sia ingegnere. E anche se lo sei, quello che si specializza sarà sempre un passo avanti nella classifica dei datori di lavoro.

Laurearsi verso dicembre vuol dire : se ti va bene l'università ti accetta alla specialistica sotto condizione (ciè ti iscrivi, paghi la retta, e se ti laurei entro un certo periodo allora sei davvero iscritto. Altrimenti, hai pagato la retta e te ne stai a casina.), se ti va male l'università ha come condizione che ti laurei entro ottobre. Quindi stai a casina, perdi un anno e il tuo 3+2 diventa uguale a 6.

Direte : beh, potevi impegnarti e laurearti a settembre. Fosse facile. Io dovevo laurearmi il 25 di settembre appunto. Ma dato che la mia tesi doveva essere perfetta è stata rimandata al 5 novembre. Ah, sì, ci ho lavorato circa 8 mesi e vale 3 crediti sui 180 totali dei 3 anni. Ma io faccio scienze politiche e per alcuni, lo so, è tutta una passeggiata. Questo spiega perchè il primo anno eravamo in 400, il secondo la metà e l'ultimo in un centinaio. In corso la metà.

Ora, per l'università è un business. Fare domanda al rettore per laurearti costa 15 euro di marca da bollo e 45 per il foglio su cui vedrai scritto "sei laureato con una laurea che vale poco, nel mondo del lavoro e tanto dovrai fare gli altri 2". 60 euro. Senza contare i soldini che servono per fare rilegare 3 copie, per comprare il vestito, le scarpe e la coroncina. E magari per festeggiare con gli amici, perchè la prima parte è fatta.

Ma io faccio scienze politiche e forse vedo complicato anche quello che non lo è.

PS : questo è un post dedicato anche a tutti quelli che pensano che chi fa scienze politiche non ha voglia di fare niente e che se voleva davvero studiare avrebbe dovuto fare ingegneria. O medicina. Io sono orgogliosa di averlo fatto, perchè ho avuto il coraggio di non cercare il lavoro sicuro (come molti che fanno ingegneria non per passione, ma per avere il sedere al caldo, domani), perchè sono convinta che non è quello che fai, ma è come lo fai e il perchè che contano davvero.

martedì 23 settembre 2008

Il buongiorno si vede dal mattino

Ho passato il test d'ingresso!!!!!

Con poco, ok, ma l'importante è avercela fatta. E quando su 176 ti accorgi che solo in 27 l'hanno passato è già un'enorme soddisfazione! :)

domenica 31 agosto 2008

L'estate sta finendo

Ho appena finito l'indice della tesi.

Mercoledì il responso finale, tenete le dita incrociate, che se tutto va bene 25 giorni e mi faccio chiamare dottoressa...

domenica 17 agosto 2008

Eventi

Giovedì, verso le 18:50, ero al telefono con Riccardo. Intanto ho notato che sul mio cellulare compariva un messaggio. La tim comunicava che qualcuno stava tentando di chiamarmi e io ero occupata. Non un qualcuno qualsiasi, ma il papà di Riccardo.
Sorpresa (direi a livelli piuttosto considerevoli) ho annunciato al fidanzato che suo papà mi chiamava e che quindi avrei messo giù, per capire cosa voleva.
Tempo 4 secondi e mi chiama.
"Pronto"
"Cristina?Ciao"

A tutto questo è seguito un infarto multiplo. Non per la telefonata in sè, ma perchè dopo 2 anni e 10 mesi che io e il figlio stiamo insieme ha iniziato a darmi del tu. No, non potete immaginarla la mia faccia.

"Stasera facciamo una festa a sorpresa per Riccardo. Ti vengo a prendere?"

Il secondo infarto della giornata. Allora no, mi preparo e lo raggiungo io a Piacenza.
Alle 19:20, non so come, sono davanti all'ufficio.

Saliamo in macchina e sto composta come non sono mai stata in vita mia, così, per soggezione o perchè Riccardo vedendo come stavo in macchina, un giorno di qualche anno fa, ha affermato "in macchina con mio papà certe cose non si possono fare". La mia risposta in quel giorno era stata "tanto non salirò mai in macchina con lui". Ci ripensavo e dentro di me ridevo.

Mi sembrava, mentre lo ascoltavo, mentre mi diceva "ti do del tu, eh?!", che non fosse vero. Non poteva esserlo. Suo papà mi incute un profondo timore, non abbiamo mai parlato veramente di niente, mi sembra che ad ogni parola che possa dire possa essere in qualche modo colpita e affondata. Per questo, anche in macchina, ho proferito poche parole, frasi sensate e lapidarie.

Ci siamo fermati, poi, al supermercato a prendere 2 bottiglie di vino "perchè ieri ci siamo accorti che non c'è neanche una bottiglia di vino buono in casa". I commessi non trovavano le chiavi della vetrinetta. "Non si può scardinare!?".
Non era il timore che mi faceva stare zitta, era che ancora non ci credevo.

Saliamo in macchina con il bottino. Suo papà non è che parla e basta, è un fiume in piena. Lo fissavo, sempre incredula.

Siamo arrivati a casa sua. Mi ha lasciato giù, ricordandomi che "si spengono le luci e c'è la colla delle biscioline, attenta a non attaccarti". Dopo 3 minuti è sceso a prendermi. In ascensore mi ha fatto accucciare, che così non mi vedeva nessuno e mi ha detto che Riccardo era sul divano, il mio compito era spaventarlo.

Peccato che quando l'ascensore si è aperto abbiamo scoperto che Riccardo stava apparecchiando la tavola. Nessuno spavento, in compenso è rimasto a bocca aperta.
Non solo perchè io ero lì, ma perchè ero arrivata con suo papà.
E' seguita una tranquilla serata, a bere vino e champagne, a osservare il perlage e a guardare vecchi filmini... insomma, spavento e timore passati (col vino, è ovvio...)!

Volevano festeggiare il suo compleanno, sorprendendolo e, come mi ha ripetuto suo papà, ero l'unico regalo che erano sicuri che gli piacesse...

mercoledì 13 agosto 2008

13 agosto 1987

Sappiate che esattamente 21 anni fa nasceva quello che oggi è il mio tesoro più grande...



Auguri amore...

Lo so che non è il massimo... ma è il meglio che riuscivo a fare (magari cliccateci su che si vede meglio)

mercoledì 30 luglio 2008

Partenze

Ho appena chiuso la valigia. Metà è vuota e questo mi sembra molto molto strano.

Ci si risente il 10, forse.

Invidiateci almeno un po'...

lunedì 21 luglio 2008

Deciso? Deciso!

Fino a qualche mese fa vedevo chiaramente il mio destino di specializzanda a Milano. Poi ho controllato un minimo come era organizzato il corso di laurea e ho cambiato idea.
A Milano, per quello che vorrei fare, per il lavoro dei miei sogni avrò mille possibilità, ma l'Università, la statale almeno e per Relazioni internazionali, è da prendere e buttar via.

Così, mi sono fatta tentare da consigli e dalle classifiche. Mica nazionali, internazionali direi. Pare che le migliori università per me siano negli Stati Uniti (e non potevo avere nessun dubbio) e, dopo un'analisi incrociata abbiamo anche scoperto che ci sono parecchie università ad altissimi livelli sia per scienze politiche che per ingegneria. Sembra impossibile, ma negli States anche questo è possibile.

Naturalmente l'ipotesi mi allettava enormemente, ma abbiamo deciso di rimandare i nostri progetti, almeno per un annetto, perchè non ce lo dimentichiamo che lui ha ancora un anno per finire la triennale.

Poi abbiamo guardato l'elenco. E il nome è comparso. La prima università italiana per scienze politiche è a Bologna.

Mi sono appena iscritta al test d'ingresso. Intorno alla metà di settembre dovrete tenere le dita incrociate per me.

PS: ah, ci sarebbe da dire che ho innumerevoli progetti per i miei anni di specialistica, ma per questo dovrete aspettare un altro post ;)

sabato 12 luglio 2008

Grest

Il lavoro al Grest prosegue. Più del solito, direi, dato che il 22 faremo una bella festa. I genitori sono stati invitati tutti, alle 19, in oratorio, in programma una cena e uno spettacolino.

A parte il fatto che la cena la dovremo preparare noi educatori e si aspettano almeno 150/200 persone, i bambini sono tutti intenti a provare. Per loro è stato scelto un classico, classicissimo, tanto che c'era anche ieri sera su Italia 1. Grease insomma.

Io, Gemini e un'altra educatrice, Laura, stiamo provando a insegnare a 10 bambine e 10 bambini Summer Nights, o meglio Sere d'Estate (che già l'italiano fanno fatica a capirlo a volte...figuriamoci l'inglese!).

Non stanno un attimo zitti e fermi. Soprattutto i maschi, che ieri hanno dato il meglio.
Bambini!Non sapete cosa vuol dire state zitti?Non vedete le bambine come sono brave? Volete siano migliori di voi?!"
Jacopo (uno dei maschietti) "Tanto ci superano sempre in tutto!"

Questo bambino ha già capito tutto della vita.

mercoledì 9 luglio 2008

Dopo un giorno pieno di parole

Non so se sia possibile organizzare una giornata perfetta, ma un pomeriggio/sera sì. Lui, non so come, non so perchè, ci riesce sempre.

E così sabato scorso c'è stato un po' di tutto.
Una granita deliziosa a Sirmione e un cono gigante, un accappatoio, un viaggio bendata, una lunghissima passeggiata, una caccia al tesoro, un costume azzurro, una panchina a due passi dal lago, una cena rapidissima, un'agendina su cui scrivere i buoni propositi per l'estate... e tutto il resto.

Ma non è stato Sirmione, non sono stati i regali, la benda, la ricerca, la passeggiata... è lui che in fondo è il mio regalo, non un giorno all'anno, ma tutti i giorni, anche quando mi fa arrabbiare e vorrei solo picchiarlo, perchè poi ci si mette proprio poco a fare pace...

Sto proprio bene.

mercoledì 2 luglio 2008

Lavoretti estivi

Per colpa della cara socia Gemini (1) la sottoscritta ha iniziato l'avventura come educatrice al Grest, centro estivo di CSG City.

Nonostante faccia solo 4 ore al giorno è decisamente distruttivo - e ho iniziato da 3 giorni, sottolineo solo 3. I bambini sono incontenibili e mi sento già vecchia per corrergli dietro.
E ho stramaledetto il giorno in cui gli ho detto come mi chiamo.
E' un continuo chiamare per ogni motivo, perchè i bambini sono tanti e seguirli tutti è impossibile. Ogni volta che ne stai inseguendo uno, arriva la bimba che vuole giocare a pallavolo, il bambino a cui devi allacciare la scarpina, il bambino che va in giro a picchiare brutalmente chiunque gli capiti tra le mani.

Come se non bastasse ho già le spalle scottate. Vedete un po' voi.

(1) si è iscritta al blog, come Liv, solo che per problemi di tempo non hanno ancora scritto...

lunedì 30 giugno 2008

Diritto pubblico

Esame giovedì 26, ore 10, aula C.
Alle 9 entro in aula, ripetendomi che tanto "ho ancora un'ora per ripassare", anche perchè da uno a 10 so 5. E mezzo al massimo.
"Frequentante o non frequentante?!" Io con la calma di chi ha ancora tempo "non frequentante".
"Bene allora iniziamo!"

Un assistente brutto, lampadato e profondamente stempiato. Naturalmente in giacca e cravatta. Parte con una domanda, inizio a rispondere, mi blocca. Parla per un po', poi continuo. Intanto arriva un omino con in mano un telecomandino bianco, che dialoga bellamente con il lampadato. C'è il climatizzatore (forse l'unica aula a scienze politiche che ce l'ha), ma siccome hanno perso il telecomando non riescono a farlo andare. Alla notizia l'assistente sclera. Inizia a sudare ancora di più. Altra domanda, altra corsa.
Poi annuncia che l'ultima domanda "gliela farà la professoressa", aggiunge "intanto vada a sedersi". Tiene lì il mio libretto e si guarda attorno con aria furtiva, prende un foglietto e scrive. Scrive il voto con cui mi presenterò davanti alla strega, coprendo il foglio, non si sa mai che qualcuno volesse copiare.

Sono le 9:35, mi tocca aspettare almeno le 10, perchè la prof spacca il secondo. Arriva ed è già al suo livello massimo di sopportazione, "perchè fa caldo, perchè siete in 80, perchè stasera si andrà avanti fino alle 8". Intanto che fa tutto quello che deve fare arrivano le 10:15. A quel punto inizia a interrogare, ma per puro caso prende un libretto che non è il mio e l'altro lo passa ad un'altra assistente.

Questa mi chiama, mi fa fare una domanda da un assistente attempato e finito l'esame.
Alle 10:30 invio un messaggino a Riccardo, che intanto stava facendo finta di fare un esame (:P) "mi ha dato 18, l'ho rifiutato".
Alle 11:20, finito il suo esame, affranto per il mio parte da Milano per passarmi a prendere a Pavia. Arriva alle 13 e gli sventolo il mio bel libretto sotto il naso.

28, accettato, sottoscritto e verbalizzato. Insomma, siamo a - 1.

giovedì 12 giugno 2008

Attimi

Non è giusto. Non è giusto sentirsi feriti in questo modo, sapere già che non basteranno tutte le scuse di questo mondo per farti star meglio.
E' comodo chiedere scusa e pensare di riparare tutto con un "mi dispiace". Non tutto. Sono buona, in fondo e con una scusa se la cavano un po' tutti. Io perdono sempre, ma non si può dimenticare tutto.

Ci sono ferite che lasciano cicatrici indelebili, che al primo piccolo urto si riaprono e fanno più male della prima volta. E adesso ho il cuore stritolato in una morsa, tanto da non riuscire a fare altro che pensarci. E scrivere.
Perchè sono grande e potrei difendermi in ogni modo. Potrei, per orgoglio, per carattere, per quello che volete.
Non lo farò. Avrei tante parole da dire, ma non sono io a dover parlare. Non questa volta. Aspetterò le scuse, i chiarimenti e tutto il resto. Lo farò per me stavolta. Per vedere se in fondo c'è ancora una lucina, qualcosa che non merita di essere lasciato spento.

Perchè tutto questo? Perchè una bugia è il peggiore dei tradimenti. Perchè errare umano e perseverare è diabolico, ma dicono che perdonare sia divino. Dicono.

giovedì 29 maggio 2008

- 2

Meno due cosa?
Meno due esami alla laurea...

I 3 di questa settimana sono andati bene (uno solo apparentemente dato che non ho ancora il voto, era scritto), non come avrei voluto, ma mica si può sempre strafare.

Stamattina la mia presentation di inglese sul rugby - adesso la mia cultura rugbystica è a livelli altissimi- ha fatto scintille, ma dato il pessimo esame scritto non potevo fare miracoli. Sono andata lì, ho sfoggiato un inglese che nemmeno io sapevo di avere lasciano i prof impressionati. La sola cosa a cui riuscivo a pensare, però, è che dato come in questi anni è stato malamente organizzato qualsiasi corso di inglese al più presto mi sparo il Toefl, così per gli anni futuri mi evito inutili stress di grammatica.

Insomma, per oggi mi dedico solo al cazzeggio totale. Solo per oggi, perchè il prossimo esame che mi aspetta è diritto pubblico...e ci sarà solo da ridere (per non piangere, of course).

PS: "football is a gentleman's game played by ruffians and rugby is a ruffian's game played by gentlemen"

domenica 4 maggio 2008

Messaggi subliminali

Questo post è una chiara richiesta ad ogni possibile donna all'ascolto.

Mettiamo il caso che voi abbiate scelto una cosa (che desiderate tantissimo) e che vogliate che sia proprio lui a regalarvela.
Poniamo anche che l'abbiate scelta con largo anticipo rispetto al giorno X (che potrebbe essere tra 2 mesi, ma meglio tra 5).

Ecco, come faccio a farglielo capire?! :P

martedì 29 aprile 2008

Programma

Siamo tornati da uno stupendo week-end lungo a Prato di cui vorrei e dovrei scrivere molto, ma il tempo non ce l'ho davvero.

Sto studiando, ma soprattutto devo scrivere la tesi. Davvero, proprio non so come si fa a scriverla.
Si accettano sempre suggerimenti...

PS: se nelle prossime settimane non mi sentite sappiate che devo dare 5 esami in 2 settimane. Spero che basti come giustificazione.

mercoledì 23 aprile 2008

A volte ritornano

Il 9 ho fatto l'esame in itinere di diritto dell'Unione Europea, non troppo difficile, ma il professore è francese e questo non prometteva nulla di buono.
Il sabato prima ho aiutato una mia compagna di corso (una signora di età compresa tra i 37 e i 47 anni) a ripassare. -premessa fondamentale-

Oggi il prof ha riportato gli esami. Le ridà il suo, lei in piedi urla "28?!28!Cristina ti devo un cicchetto!Anzi, uno al giorno fino alla fine dell'università!", il tutto tra l'ilarità generale.

E io?!Beh, erano quasi 11 anni che non prendevo un ottimo. -sì, succede anche questo-

lunedì 14 aprile 2008

Sfiducia

Sono andata a votare, ho consegnato il mio cellulare. Ho crocettato.

Ho solo un dubbio : cambierà qualcosa o i "politici" continueranno a fare i loro interessi?! (e solo i loro)

martedì 1 aprile 2008

Pesce d'aprile

Ottimo giorno per rianimare un bel blog azzurro, no!?

E' che ultimamente non ho voglia, di far niente, mica solo di scrivere. Perchè devo preparare 6 esami, ma soprattutto perchè la tesi è lì, che mi tormenta il cervellino e che aspetta di essere scritta.

Intanto, però, abbiamo deciso dei viaggetti che ci vedranno protagonisti nel prossimo futuro. Prima c'è il ponte del 25 aprile da sfruttare per andare a trovare la bella gente di Prato e Pistoia (una promessa è una promessa), poi ci sarà qul bel caldo mese d'agosto in cui proprio a casa non si vuole stare.

E mentre io progetto, lui sta pensando di iscriverci a questo. Sappiatelo.

mercoledì 6 febbraio 2008

Chi l'avrebbe mai detto

Quando ho iniziato il liceo semilinguistico (sì, una di quelle cose "classico sperimentale linguistico", che vuol dire poco) mi sono scontrata furiosamente contro il latino.
Una cosa brutta e cattiva messa lì, inutile e incomprensibile. I primi mesi sono passati imparando a declinare nomi e aggettivi. Poi siamo passati alle versioni. Dire che non capivo assolutamente nulla è riduttivo.

Quindi ho suonato il campanella della mia vicina e mi si è aperto un mondo. Lei 60 anni suonati, casalinga da sempre, che non studia latino da una vita, io sull'orlo di una crisi di nervi.
In 6 mesi ho imparato il latino che mi è servito per 4 anni.

Poi arrivi al secondo anno e ti sparano quell'altra cosa brutta e cattiva che è il tedesco. La sola differenza con il latino era che mi divertivo a studiarlo. E anche che durante le ore di lezione, insieme alle due socie (*) ridevamo come delle iene.
Tra alti e bassi abbiamo superato anche il tedesco. Fine liceo, tedesco lasciato su una libreria a impolverarsi.

Sono 2 anni e mezzo che mi ripeto che voglio studiare tedesco, così, a tempo perso. Peccato che ci sono sempre troppe cose da fare. Quindi, ad oggi, mi ricordo solo un paio di cose in croce, riassumibili in "Würstel mit Kartoffeln".

Stasera mi ha suonato una vecchia amica di famiglia, che abita sopra di me. Suo figlio ha provato con l'Iti, ma l'ambiente non gli piace, quindi cambia. Va al linguistico (sì, a Castello però) e se vuole ripartire dalla seconda a settembre deve fare un test d'ingresso.

"Lui latino e tedesco non l'ha mai fatto, gli servono proprio le basi... provi ad aiutarlo tu?!"
Pensiero immediato "Wow, la mia occasione per ristudiare tedesco"
Risposta "Va bene, ci posso provare. Prova a portarmi il programma di prima."
Pensiero appena si è richiusa la porta "Oh, ca**o."

(*) esserci ci sono. Non so dove, ma ci sono :D

domenica 3 febbraio 2008

Attacchi d'arte

Dato che l'esame più spaventoso del semestre è passato, ho iniziato a pensare a cose fondamentali.

Mi serve una scatola. Tra 11 giorni è San Valentino(*). Devo comprare un regalo (da mettere dentro la scatola).

Ah, sì. La scatola la faccio. Ho preparato la forbice con le punte arrotondate e tanta, tanta colla vinilica.

(*) che, tanto per cambiare, non festeggeremo il 14... perchè siamo molto alternativi:P

mercoledì 23 gennaio 2008

E' evidente che ci sia un problema

Ho appena scoperto che c'è gente che arriva qui digitando su google :
spiegazione del gioco acchiappa la coda (giuro, non ci ho mai giocato);
lei + lei + l'altro (beh, sì, prima ho aperto un'agenzia per cuori infranti);
donne supereccitate (*) (...e poi sono diventata la maîtresse di un locale a luci rosse);
...ma soprattutto vula bass e schiva i sass (che sia chiaro per tutti).

(*) e dopo averlo scritto espressamente ci sarà un'impennata nelle visite.

martedì 22 gennaio 2008

Preparativi

Vi annuncio che tra una pagina di diritto e l'altra sto preparando il mio discorso. Quello per la campagna elettorale, of course.

E cercando un idea per iniziare ho scoperto come fanno i politici, quelli veri, a prepararlo in... diciamo 60 secondi.

lunedì 21 gennaio 2008

...dopo lo studio

Ho deciso che di diritto internazionale non ne potevo proprio più. Accendo la tv e mi sconvolgono con questa notizia. (non ho trovato un'ansa migliore, per ora)

Vi prego solo di rassicurarmi sul fatto che non ci sarà una nuova campagna elettorale. Per favore...

Update 20:47 : dopo aver letto il commento di WoG ho collegato... è evidente che il destino mi chiama, tutti allo stadio, perchè... "Chi va al mulino s'infarina!"

sabato 19 gennaio 2008

Precisazioni

Una sera, in un raro momento di serietà, ho iniziato a presentare la mia personalissima campagna elettorale nazionale, il primo passo verso la scalata.
Lui, però, non ha detto proprio le cose come stanno. Infatti, non ho nessuna intenzione di affacciarmi ad un balcone per salutare i miei elettori.
Il tutto si svolgerà all'interno di uno stadio. Io sarò sulla cima di una colonna, che si ergerà dal centro dello stadio fino a spazi infiniti. Avrò anche una chitarra elettrica con me, per sancire con più vigore ogni mio slogan.

Inoltre, aggiungo che da ieri sera c'è stata un'ulteriore evoluzione della mia carriera futura. Io sarò l'unico membro del Consiglio Nordatlantico(*), oltre che di quello di Sicurezza(**). Così, perchè non si sa mai a cosa ci riserva il futuro.


(*) quello della NATO e (**) quello dell'ONU, per intenderci.

lunedì 14 gennaio 2008

Consigli

Nel caso in cui dal 18 in poi non sappiate cosa fare, potete sempre andare al cinema :P.

domenica 13 gennaio 2008

Doveri (semi)coniugali

Lui ce la porta, anche lui porta lei e soprattutto le lasciano comprare.(*) E io!?
Mettiamo le cose in chiaro : lui all'Ikea mi ci ha portato solo due volte.

La prima volta siamo entrati, abbiamo fatto un giro di corsa e ovviamente non mi ha comprato assolutamente niente. Tutto questo mentre la gente intorno a noi aveva quelle borse blu giganti che solo all'Ikea puoi prendere. Eravamo di fretta, però mi ha promesso che ci saremmo tornati.
Ci siamo tornati. Lui doveva comprare 2 sedie (perchè in casa a Milano ne aveva solo una e quando mi auto-invitavo dovevo mangiare in piedi).

Siamo arrivati, abbiamo valutato con attenzione e provato ogni tipo di sedia, e le abbiamo comprate. Io sono riuscita a comprare solo uno sgabellino-cesto per mia nonna. Era tardissimo.
Quella sera siamo andati a casa sua, stavamo montando le sedie e abbiamo scoperto che ad una mancavano i piedini. Dopo gli smadonnamenti di rito abbiamo deciso di tornare a cambiarla il giorno dopo (che era una domenica).
Per colpa del nostro pomeriggio all'Ikea abbiamo cenato in un orario compreso tra le 11 e mezzanotte, non meglio precisato.
Poi, ovviamente siamo tornati la domenica a cambiare la sedia, ancora una volta una corsa veloce, perchè dovevamo proprio tornare a casa.

Lui la odia, per lui c'è troppa confusione, MA dopo numerosi ricatti e la collaborazione di S., fidanzata del suo migliore amico, F., siamo riuscite a spuntarla. Una delle prossime domeniche ci aspetta una lunga,lunghissima giornata di Ikea-shopping selvaggio. Sappiatelo.

(*) anche se i "lui" in questione magari lo fanno molto molto controvoglia, ma almeno lo fanno, loro...

martedì 8 gennaio 2008

Francese II

E non francese II solo perchè segue francese I, ma anche perchè l'ho già dato due volte :P.

Premessa : l'esame di francese è strutturato in due parti, una prima parte di grammatica, propedeutica alla seconda parte orale (di letteratura).

Il 17 dicembre vado bella convinta a fare la parte di grammatica, studiato ho studiato e quindi sono tranquilla. Esco, ripenso all'esame e so già di aver ciccato in pieno un paio di frasi, ma niente di più. Voto: 23,5 abbastanza deludente, ma "l'importante è passarlo", come aveva detto la prof durante le lezioni di letteratura.
Il 18 ho già l'orale. Prego di non capitare con la prof che ha tenuto il corso di grammatica e invece m'interroga proprio lei. Scopro che infondo è proprio una brava prof, ti mette a tuo agio, ti ascolta, ti corregge se necessario e non pretende l'impossibile. Mi da 30 all'orale, ma lì si scopre la verità sull'esame: si fa la media tra orale e scritto. Nessuno lo sapeva, quindi si scatenano le polemiche. Mi danno un 26 e la prof mi consiglia di rifarlo "che lei può prendere tranquillamente il massimo".
Rifiuto e aspetto gennaio per rifare lo scritto.

L'ho rifatto ieri. Sono andata molto molto convinta, sicura di averlo fatto certamente meglio e aspetto che escano i voti. Sappiatelo, ho preso un 18,75 di cui ancora non mi capacito.

Quindi!? Mi toccherà rifarlo un'altra volta... insomma, prima o poi un votino un po' più alto lo prenderò :P

sabato 5 gennaio 2008

Postumi di Capodanno

Non vi avevamo avvisati, ma sabato scorso siamo fuggiti da Piacenza e abbiamo raggiunto il nostro castello a Zorzino (non troppo lontano da Lovere, sul lago di Iseo).

Tutto qui, per ora. Così vi avviso che non siamo morti o spariti, anzi!

Al più presto post dettagliati e foto, promesso.

PS: le altre personagge al più presto sbarcheranno, intanto vi avviso che i post ci sono tutti, ma per i commenti ho perso tempo e alcuni sono andati perduti insieme al nostro blog su blog-city. Vorrà dire che rimarranno impressi nei ricordi di chi almeno una volta è passato di qui... /sigh, sob/