Riflessioni in libertà : esame!

Riflettevo sull’esame, ma dai?!
Pensavo a quanto sia inutile dover fare una tesina che i prof, in parte, non ascolteranno. Già me l’immagino: loro lì ad ascoltare solo la loro materia e tu dall’altra parte, che cerchi di ricordare tutto, che cerchi di non fare errori ed evitare le crisi di panico.
Quando mi hanno detto: “Non ti preoccupare tanto non ascolta nessuno!”, inizialmente ero quasi felice. Poi, un attimo…io cerco, lavoro, mi scervello per trovare un senso al mio percorso, io cerco di inserire tutte le materie e loro non mi ascoltano!? E allora, a cosa serve?! A cosa servono i miei sforzi!?
Ma chi me l’ha fatto fare!? Allora era meglio scegliere una tesina semplice, di quelle tradizionali, in cui non devi scervellarti anche per trovare la scaletta o il titolo, ti basta sfogliare qualche libro, cercare qualcosina su internet ed ecco fatto. Invece no, ti vai ad arrampicare sui rovi, ti chiudi per due ore nel carcere di San Vittore –intendo il sito internet- e l’unico modo per uscirne è disconnettere e tutto questo per? Per un esame che pochi prof ascolteranno. Per niente, quindi?!
Forte soddisfazione personale, sapere che nonostante le difficoltà te la sei cavata, che era facile dire basta, ma che non l’hai proprio fatto, che hai continuato contro corrente...
Ammetto, sono un po’ nervosa. Penso e spero che, alla fine, i miei prof, che conosco e che mi conoscono bene, cerchino di ascoltare, magari senza capire tutto, ma almeno ci provino. E se non fosse così…beh, non sanno cosa si perdono…
Tutto questo perché, ieri sera lui ha ricevuto la scaletta definitiva, una sottospecie di titolo e l’ultima possibilità per dirmi “Fa schifo!”. Speriamo bene!

Tata