venerdì 30 giugno 2006

Gemelli diversi

L'educazione è fondamentale, l'educazione che riceviamo intendo.

I nostri genitori che ci immergono nel mondo, i nostri nonni che ci impediscono di annegarci dentro. E poi la signorina Giovanna dell'asilo, la maestra Ivana delle elementari - anche la maestra Emanuela in verità , ma lei era così giovane che sembrava una sorella maggiore più che una maestra/mammina, alcuni professori delle medie - in particolare la prof di italiano, donna meravigliosamente attaccata al suo lavoro, ma forse anche di più al suo ruolo educativo, e poi....poi mi fermo qui....

Non perchè nelle superiori non abbia incontrato persone splendide e che si sono in qualche misuraprese cura di me, ma perchè alle superiori la mia strada e quella del mio fratello gemello si sono separate: linguistico per me, itis per lui.

L'anno scorso, durante una lezione di religione, il prof ci ha parlato dell'importanza dell'educazione ricevuta, della famiglia, delle persone che ti stanno vicine quando compi i primi passi nel mondo e nella società sostenendo che determinano in qualche modo la persona che sei..
Ecco, io sin da allora ho iniziato a riflettere su questa cosa e sono arrivata ad una conclusione: non funziona così. Io e Bruno abbiamo ricevuto lo stesso amore, abbiamo passato le stesse ore insieme ai nonni e agli zii, abbiamo ascoltato le stesse lezioni, abbiamo imparato a camminare insieme, a parlare insieme, ad andare in bicicletta insieme, a nuotare insieme, a pregare insieme...eppure...siamo così diversi...troppo diversi...ormai irrimediabilmente diversi...
Non averlo più vicino a me alle superiori all'inizio è stato destabilizzante:quando sei abituato a viaggiare sempre con lo stesso compagno di viaggio, da sempre, voltarti e non vederlo più vicino a te ti confonde. Ora è passato tanto tempo da quando ognuno di noi ha preso definitivamente la sua strada, ci ho fatto l'abitudine certo...ma ....lo sto perdendo...

Siamo come l'alba e il tramonto, il giallo e il viola, il su e il giù, la pace e il mondo...siamo collegati,sempre, ma...in maniera sempre più complicata.

E' che io gli voglio bene. E osservarlo mentre butta il suo tempo, parlargli e capire che non mi ascolta, credere in lui e rimanere delusa mi fa una rabbia...

Non riusciamo più a capirci e a volerci capire forse.
Mi manca e non so che fare. Sento un vuoto terribile dentro, vorrei gridare, ma so che non riuscirei.
Voglio la macchina del tempo...servirebbe forse?

Gemini

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ti giuro che vorrei aiutarti, in qualche modo... il problema è che non so che cosa dire...

30/06/06